by karla | 3:56 pm

Oggi voglio condividere con voi un’esperienza che ha giocato un ruolo fondamentale nel mio percorso artistico e personale recente. La mostra “Fragile” al Forte di Nago, tenuta qualche anno fa, è stata un momento importante nella mia carriera. Tuttavia, l’aspetto che voglio esplorare oggi è il ruolo dei feedback e delle critiche nel mondo dell’arte.

Un incontro inaspettato 

Durante quell’evento, ho avuto l’opportunità di conoscere una figura che avrebbe avuto un impatto significativo sulla mia crescita artistica degli ultimi anni: l’esperta d’arte e critica Paola Cassinelli. In un breve incontro, è emersa una sintonia che ha segnato l’inizio di una preziosa connessione. È stata lei a lasciarmi il suo contatto, che ho prontamente sfruttato inviandole il mio portfolio.

La risposta di Paola è stata un prezioso regalo, anche se all’epoca non l’ho completamente compreso. Le sue parole costruttive hanno messo in luce aspetti del mio lavoro che non avevo considerato appieno. Leggendo la sua critica, ho sentito inizialmente il bisogno di mettermi sulla difensiva, temendo che le sue osservazioni potessero minare il mio sogno di essere un’artista. Questo sogno, in realtà, è solo mio, o almeno così credevo all’epoca.

Feedback: Un regalo avvolto in critiche costruttive

Tra le parole di Paola, c’è stato un passaggio che ha toccato la mia sensibilità: “La sua fame di conoscenza, di ricerca di linguaggi diversi, la curiosità verso il mondo sono tangibili in ogni suo segno, materico, macro puntinato, o spatolato, ma purtroppo avverto un po’ troppa fretta nel giungere alla conclusione, quasi a un certo punto il suo lavoro non la interessasse più e fosse già pronta ad intraprendere un nuovo percorso perché quello precedente lo ritiene già sufficientemente indagato.”

Mai avrei immaginato parole così azzeccate. Come spesso accade, quando mi sento ispirata, le idee sgorgano ininterrottamente e il mio entusiasmo mi spinge a esplorare nuove strade. La critica di Paola mi ha aperto gli occhi sulla mia stessa propensione a passare rapidamente da un’idea all’altra, rischiando di non approfondire completamente nessuna di esse. 

La sua analisi, che presto condividerò integralmente, è stata un regalo che ho accolto con gratitudine. Sono certa che la sua influenza sarà visibile nei miei prossimi lavori, in cui cercherò di bilanciare la mia naturale sete di novità con un approfondimento più consapevole.

È importante sottolineare quanto sia cruciale ricevere feedback e critiche nel mondo dell’arte e in generale. A volte, questi commenti possono farci sorridere, come quando la mia cara amica scherzava sulla possibilità di “cento euro per un’opinione onesta sull’arte”. In chiusura, mi ritrovo a sorridere pensando a quanto sia stato azzeccato il detto “due piccioni con una fava”. La mia amica potrebbe aver avuto ragione nel sottolineare l’importanza dei feedback sinceri e onesti. 

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