by karla | 8:56 am

Mi rendo conto che ultimamente sono bulimica di articoli ma ho intenzione di sfruttare l’onda dell’ozio creativo. Finché dura…

Mi ritrovo sempre più affascinata dall’idea che l’ispirazione possa manifestarsi nei modi più imprevedibili. Passeggiando a sentimento, come piace a me, per Sant’Arcangelo, scoprii l’esistenza di Mutonia. Chiamiamolo villaggio artistico, in cui i creativi sfidano le convenzioni costruendo delle statue, pezzi unici e coloratissimi. Nato nel 1989 in Inghilterra per poi diffondersi a macchia d’olio dando i natali allo stile steampunk, mescolando elementi industriali e fantastici in un connubio sorprendente.

Assaporare il momento: tra gastronomia e riposo

Una cena con visita alle cantine presso la locanda rustica del Lazaroun è stata un’esperienza culinaria all’insegna dell’ozio creativo. Mentre mi concedevo il piacere del formaggio locale e di un bicchiere di vino, ho ricordato come persino il semplice atto di gustare il cibo richieda momenti di lenta contemplazione e attesa, proprio come accade nell’atto creativo.

L’incanto di Pesaro: arte e spontaneità

La giornata si è conclusa nella pittoresca Pesaro, di fronte alla maestosa sfera di A. Pomodoro, un’opera che incarna l’essenza dell’arte creativa. Tuttavia, la vera sorpresa è stata l’incontro con giovani talenti locali, che hanno dimostrato audacia e passione attraverso canti e danze impetuose. Tra le risate e l’energia contagiosa, il grido entusiastico del nipotino, che con voce chiara esclama: “pel favole, ballaleeee!”, sovrastando persino la musica circostante.

Riflessioni finali: accogliere il mistero dell’ispirazione

Sfido chiunque a sperimentare l’ozio creativo e ad abbracciare l’ignoto, perché spesso è proprio lì che le gemme più preziose dell’ispirazione si nascondono, pronte a essere scoperte.

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Macropuntinismo e oltre