È vero che l’ispirazione può nascere all’improvviso. Non la stavo cercando. Ci sono inciampata anche stavolta così come inciampai nel riccio.
Lo vidi, questo animaletto simpatico e indifeso, muoversi a rilento nel parcheggio del tennis club. Mi misi a difenderlo dalle macchine passanti. Temevo che qualcuno lo investisse inavvertitamente. Fermai un ragazzo che mi aiutò a spostarlo. Due racchette sono meglio di una, giusto? Impresa riuscita. Sorriso sulle labbra ritrovato (smarrito per un attimo) e una strana nuova energia.
Tornai a casa, dopo la partita, e cercai il significato esoterico di un incontro simile. Non ne so il motivo preciso. So solo che nulla succede per caso. Tra tante interpretazioni trovai anche che si può chiedere aiuto a questo animale quando si ha bisogno di ritrovare la propria creatività e connettersi alla propria intuizione. Crederci? Perché no? Che sia la volta buona che mi venga l’ispirazione per il prossimo quadro. Ormai non ho scuse. Meglio mettersi all’opera…e subito.
Risvegliare la creatività: cogliere l’ispirazione dall’inatteso
Il tempo stringe ed in effetti ciò mi costringe a lavorare sotto pressione. La situazione per me di massimo rendimento. Non è detto che sia giusto in effetti. C’è chi ama l’industria lenta in questo mondo 4.0 e come dargli torto. All’università era di massimo rendimento il bar. Solo perché si trovava tra le aule T2 e T1….beh sono un po’ nerd, permettetemelo.
Solitamente seguo la formula fisica secondo cui lo sforzo è inversamente proporzionale al tempo. Per cui dato all’inizio un tempo lungo per fare qualcosa lo sforzo iniziale tenderà a zero. E viceversa. Ne consegue che se non ci fosse l’ultimo minuto non si riuscirebbe a fare nulla.
Concludo dicendo che spesso, l’ispirazione è nascosta negli angoli più inaspettati della nostra vita, e dobbiamo solo aprirci a essa. La creatività può essere una risorsa inesauribile quando la cerchiamo negli eventi quotidiani.
