man and woman dancing tango
by karla | 7:47 pm

Mi presentai alla mia solita lezione di tango. In perfetto orario. Look impeccabile. Da artista. Qualche battuta prima di entrare nel camerino per il cambio. Mi sedetti sulla panchina. Sentii lo strappo. Non vedevo il buco ma lo sentivo eccome. Che fare?

Mi guardai allo specchio e capii che nonostante il gran sbrego potevo ballare. Niente poteva fermarmi. Non volevo darla vinta a quest’increscioso episodio. L’ho fatto presente a tutti. Almeno avrei riso in compagnia. Facciamo di necessità virtù. Evviva! Con le chiappe al vento….I romani direbbero “mai una gioia” in maniera assolutamente ironica.

Ma dico, solo a me capitano queste cose? Che dire dei tacchi? Avete un’idea di come sia perdere un tacco per strada? O peggio ancora le suola…. Comunque, lo strappo non mi è stato di impedimento.

Il tango divenne un’avventura, ogni passo incerto una nuova coreografia, e ogni figura sbagliata un’opportunità. Ballavo come se non ci fosse un domani. Il risultato fu sorprendente, una danza caotica ma meravigliosa, in cui le figuracce diventarono stelle nel cielo notturno. Ogni passo inciampato era un motivo di risate e applausi.

Una lezione di vita sul palcoscenico del Tango

Lo sbrego mi è servito da tecnica del diversivo. Così non ero tanto concentrata sulla mia parte razionale e pratica. Ho giocato di istinto. E il risultato fu ottimo infatti.

La lezione si concluse in un trionfo di spirito e creatività, dimostrando che la vita è una danza che va affrontata con passione e coraggio. 

Speriamo di ripetere al Cosmodonna la prossima domenica…non lo strappo magari ma la performance sicuramente si.

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Macropuntinismo e oltre