by karla | 1:52 pm

Come spesso mi accade, anche questa volta il libro trovò me. Lo acquistai senza nemmeno sapere che cosa volesse dire il titolo. Qualcosa mi conquistò e probabilmente quel qualcosa era l’immagine in copertina. La fotografia, un mondo a cui mi sento appartenere dalla tenerissima età, e che diede l’incipit alle mie espressioni pittoriche a partire dal macropuntinismo. I ritratti, persone, immagini che raccontano storie di vite vissute. Un mondo estremamente affascinante.

Leggendo il libro scoprii che “artminuta” significa “ritrovata”. Il racconto mi ricordava un po’ quello del “l’amico ritrovato” ma solo nelle emozioni che mi ha suscitato. Mi chiedo chi di noi non si sia mai sentito così. Ritrovarsi. Ricominciarsi senza mai tradirsi. Riconnettersi.

E’ quanto mi succede con una certa regolarità e quanto mi è successo anche oggi.

Oggi. Il giorno perfetto. 

Mi preparai per uscire. Causa pioggia decidemmo di cambiare programma e rimandare l’incontro alla serata. Ormai ero già pronta e uscii comunque. Era un po’ che non andavo in centro città. Vediamo cosa succede, cosa c’è di nuovo. Il solito “giro al sass” è arrivato appena alla metà quando vidi il cartellone della mostra al Palazzo Trentini. “Universi visionari“. Impossibile passare oltre incuranti. Che fortuna, inaugurata solo ieri. Vista l’ora avevo tutto il tempo per visitarla.

La visitai decisamente divertita e incuriosita tant’è che mi feci dare il catalogo che ho sfogliato una volta seduta al ristorante per la pausa pranzo. Un’originalissima chiave di lettura della pop art, del futurismo e non solo. Mi sentivo a casa, a mio agio e di nuovo connessa.

Sorrisi quando sentii la coppia seduta a fianco a me commentare la mia “solitudine”. E’ straordinario potersi dedicare del tempo e fare le cose che ci piacciono indipendentemente dalla presenza di qualcuno. Tanto, non siamo mai da soli.

Questo lo imparai grazie al racconto di Caterina Borgato, che ebbi la fortuna di incontrare qualche mese fa. E la ritrovai anche oggi, così come anche me stessa in modalità “arminuta”, in una veste diversa. Le sue fotografie sono esposte in Piazza Cesare Battisti e raccontano, a suon di poesia, storie di “Donne di terre estreme”.

Oggi. Il giorno perfetto.

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Macropuntinismo e oltre