
Trovo geniale questa frase da usare quale titolo di un libro tanto quanto ne trovo piuttosto originale e divertente il contenuto. Tra mille peripezie e accadimenti alquanto bizzarri la protagonista cerca di raccapezzarsi tra le vicissitudini del cuore nella ricerca di un giusto compagno di questo viaggio chiamato vita.
Direi di averci trovato delle similitudini o parallelismi, a dirsi voglia, con il mio girovagare, o meglio vagabondare, a sentimento. Perdendomi per poi miracolosamente ritrovarmi e ritrovare la via di casa. Che sia un caso? C’è davvero qualcosa che succede per caso? Io credo piuttosto nelle coincidenze significative ma questo è un altro discorso. Tutto ciò per qualcuno potrà sembrare frustrante ma io trovo questa modalità necessaria, naturalmente laddove possibile, e quanto meno divertente.
Sei sicura?
Forse.
Risposta esatta!
Girovagando, come mi compete, a sentimento, per Trento e la fiera dedicata all’evento del film festival della montagna mi ritrovai a sfogliare un libro che potrei definire addirittura fiabesco. Vedendo quelle fotografie dei volti femminili così intense e piene di luce mi sono davvero illuminata di immenso. Ancora di più quanto ho sentito la voce di quella che poi ho scoperto esserne l’autrice nonché fotografa raccontarne la storia. “Donne di terre estreme”, questo il titolo del libro e l’autrice è una donna straordinaria di nome Caterina Borgato. Sarei rimasta lì per ore davvero ma mi limitai ad acquistare il libro chiedendo una dedica. Rimasi ancora più colpita da quell’incontro quando mi fu detto che il ricavato della vendita sarebbe stato interamente devoluto in beneficenza.
Che dire, la vita inizia davvero quando trovi il libro giusto..per caso…forse…