Si dice che la curiosità sia femmina. Limitativo? Si, se vogliamo che lo sia.
Comunque la si intenda ringrazio di averne in abbondanza. Il mio motto “dubito ergo sum” direi finora essersi rivelato un notevole salvavita. Questo non vuol dire che ad un certo punto della vita non bisogna fidarsi e buttare il cuore oltre all’ostacolo ma se si collega l’intelligenza del cuore a quella mentale si ottengono risultati davvero straordinari.
Nulla succede per caso. Forte di questo ho imparato, saggiamente guidata direi, a seguire le sole coincidenze significative, uscendo dalla confort zone e godendomela veramente.
Oggi, incuriosita dalla parola “ubuntu”, feci una banalissima ricerca online. Solo perché assente il mio caro amico, a cui facemmo stampare una maglietta con “don’t ask GOOGLE, ask me!”…e questo la dice piuttosto lunga, vi pare?
Beh, rimasi senza parole quando lessi che ubuntu non solo è un diffuso spirito tra gli indigeni dell’Africa sub-sahariana ma fa parte di una frase più lunga, ovvero, umuntu ngumuntu ngabantu, che tradotto letteralmente dallo Zulu vuol dire “io sono ciò che sono in virtù di ciò che tutti siamo“.
Quando ti muovi in un ambiente, la tua identità, quello che sei come persona, deriva dal fatto che sei visto e riconosciuto come tale dagli altri. E questo si riflette nel modo in cui le persone si salutano. Sapete che l’equivalente del “salve” è sawa bona, letteralmente “ti vedo”? Fantastico, non credete? E la risposta è sikhona, “sono qui”.
L’ubuntu esorta a sostenersi e aiutarsi reciprocamente, a prendere coscienza non solo dei propri diritti, ma anche dei propri doveri, poiché è una spinta ideale verso l’umanità intera, un desiderio di pace.
Noi, mi riferisco al mondo occidentale, pensiamo quasi sia normale non salutare gli altri quando siamo sotto pressione per lavoro o altri impegni. Lo ritengo alquanto triste….è come se annullassimo l’esistenza dell’altro. Senza questo riconoscimento non esistiamo.
E’ una straordinaria responsabilità, ma non credo ci sia niente di meglio nella vita. Io vi vedo!