by karla | 6:55 pm

In questo mondo digitale e iperattivo, mi sono imbattuta in una semplice domanda che ha acceso la mia immaginazione: “Chi sei quando nessuno ti sta guardando?” La domanda, apparsa casualmente sul mio feed di Facebook, ha scatenato una serie di riflessioni profonde, portandomi ad esplorare il mondo della filosofia, in particolare le idee di Immanuel Kant. E lo faccio con un pizzico di ironia perché, diciamocelo, noi artisti amiamo le conversazioni anticonvenzionali con noi stessi.

Kant e il nostro essere: Riflessioni sulla filosofia dell’identità

Imanuel Kant, il filosofo del XVIII secolo, sosteneva che “l’essere è, e il non essere non è”. In altre parole, la nostra esistenza è definita dalla nostra capacità di pensare e ragionare. E qui mi ritrovo a chiedermi: “Sarà anche vero quando faccio scelte discutibili alla luce del giorno, come quella volta in cui ho dipinto il cane di blu solo perché ho pensato che sarebbe stato un’opera d’arte rivoluzionaria?” Ma torniamo alla domanda: “Chi siamo quando nessuno ci sta guardando?”

Conversazioni anticonvenzionali con noi stessi: L’arte di scoprire l’essenza nell’isolamento creativo

Forse non so nemmeno perché mi sto ponendo questa domanda e perché sto facendo tutta questa analisi da nerd. Ma una cosa è certa, noi artisti amiamo questo tipo di introspezione. È in quei momenti di solitudine, quando nessun occhio critico è puntato su di noi, che possiamo davvero esplorare il nostro io più autentico e stravagante. È come se fossimo in uno spazio di libertà in cui non dobbiamo conformarci alle aspettative sociali o alle norme convenzionali.

Aristotele, un altro grande filosofo, si è confrontato con una domanda altrettanto intrigante: “Cos’è nato prima, l’uovo o la gallina?” Naturalmente non espressa in questi termini ma la sostanza è quella. Questo enigma può essere applicato anche alla nostra ricerca dell’identità artistica. Siamo influenzati dalle esperienze esterne, dalle opere dei grandi maestri e dalle tendenze artistiche contemporanee, o siamo innati con una creatività che sfugge a qualsiasi definizione?

La risposta potrebbe essere un enigma a sua volta, ma il viaggio per scoprire chi siamo quando nessuno ci sta guardando è un’avventura artistica affascinante. Potremmo trovare che siamo una miscela unica di influenze e sogni, una tela vuota pronta ad essere dipinta con la nostra creatività. O forse scopriremo che siamo delle opere d’arte in continua evoluzione, sempre pronte a trasformarsi in qualcosa di nuovo e sorprendente.

Quindi, in quei momenti in cui ci ritroviamo soli, circondati dal silenzio, potremmo abbracciare la stranezza delle nostre domande e delle nostre risposte. Perché, alla fine, è nelle conversazioni anticonvenzionali con noi stessi che troviamo l’ispirazione e la vera essenza della nostra arte. E chissà, potremmo scoprire che quando nessuno ci sta guardando, siamo più noi stessi che mai.

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