colosseum and the temple of venus and roma from a rooftop with a seagull
by karla | 2:48 pm

Perdersi per trovarsi: alla scoperta dell’arte del viaggio senza meta

C’è un’arte segreta nel perdersi. Un’arte che ho imparato a perfezionare nel corso degli anni, un’abilità che mi ha portato a scoprire che viaggiare a sentimento è sempre la scelta giusta. Sì, perché tra i miei alti e bassi, ogni tanto sento il bisogno di allontanarmi, di scappare, di prendere la mia valigia e partire senza una meta precisa. E spesso, è proprio durante questi viaggi “senza meta” che trovo quello di cui ho bisogno.

Inseguendo il cuore: le avventure e le risate di un viaggio improvvisato

Questa volta, il mio destino è stato Roma. Un lungo weekend che si è rivelato essere la scusa perfetta per riaccendere il mio spirito fanciullesco da eremita. Ma non fatevi ingannare dalla parola “improvvisato”, perché dietro ogni mia mossa c’è una strategia ben studiata: seguire il cuore e lasciare che la strada mi porti dove vuole.

Viaggiare da soli non significa essere soli. È incredibile quanti sconosciuti si trasformino in amici lungo il cammino, quante storie si intreccino e quante risate si condividano. Confesso di amare quel senso di libertà che mi pervade quando mi perdo tra le strade di una città in parte sconosciuta, senza una mappa e senza una bussola, ma con il cuore pieno di curiosità e la mente aperta alle sorprese.

Eppure, anche io, a volte, mi trovo a chiedermi “dove siamo?”. Ma la bellezza di viaggiare a sentimento è che non importa tanto la destinazione quanto il viaggio stesso. È come se il destino avesse deciso di prendere una pausa e lasciarci al timone della nostra vita, senza una rotta precisa ma con la certezza che alla fine troveremo sempre la strada di casa.

Così, al mio ritorno, mentre prendo la metro A in direzione Roma Termini, mi sento sicura del mio percorso. Ma come spesso accade quando ci si sente troppo sicuri, la vita ci gioca uno scherzo. Esco dalla metro e mi fermo. Dove sono? Repubblica, la fermata prima! Non posso fare altro che scoppiare in una risata, coinvolgendo anche qualche passante nella mia gioia contagiosa.

E così, con un sorriso stampato sul viso e il cuore pieno di nuove esperienze, torno a casa. Perché alla fine, viaggiare a sentimento non si sbaglia mai.

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