
Che Bernini fosse stato un genio lo sappiamo tutti ma forse non è addirittura sufficiente come attributo. Direi un mago, un creativo e creatore per antonomasia.
Nel mio girovagare a sentimento ebbi modo di tornare a Roma per l’ennesima volta. Devo dire che scopro sempre qualcosa di nuovo. È una città che stupisce con i suoi innumerevoli misteri e contraddizioni…alcuni neanche tanto simpatici ma fa tutto parte.
Uno di questi misteri è banalmente sentir sprofondare i tacchi nell’asfalto durante il periodo estivo e non riuscire a gestirlo (ok, non è un mistero ma risultato della pressione esercitata…in ogni caso non voglio credere di essere un elefante su una lastra di ghiaccio quando cammino per le strade di Roma), cosa che mi ha fatto optare per le scarpe basse almeno quando sono a Roma.
Dico questo perché da quando indosso scarpe basse ho smesso di guardare per terra mentre cammino e questo anche per concentrarmi meglio sulla bellezza che mi circonda costantemente, qualunque angolo o strada io scelga di percorrere. Tutto ciò è veramente straordinario. Mi fermo a pensare a quanta storia e quante storie di vite siano scolpite in quei muri, colonne…er cupolone…
La mia attenzione ad un certo punto fu richiamata, da una cara amica, sulla pavimentazione della Piazza San Pietro. Io non ci avrei fatto caso altrimenti e sarebbe stato un peccato davvero. Mi sarei persa la meridiana (l’ombra proiettata dall’obelisco), la rosa dei venti, i segni zodiacali…e il centro del colonnato!! Mi chiedo se noi oggi, con tutta la tecnologia a disposizione (AR, VR, AI, ecc), saremo in grado di costruire qualcosa di simile. Per carità, anche all’epoca, si dice che il Papa non fosse molto soddisfatto del progetto viste le migliaia di scudi spesi nel solo modello. Eh già, l’annosa questione: Ma quanto mi costi?
Anche allora fu considerata un’impresa titanica. E quando si è lì se ne respira tutta l’aria…la perfezione. L’illusione. Magia. Effetti ottici. Arte. Tecnica. Ponendo i piedi su uno dei due centri, si ha l’impressione che il relativo emiciclo sia composto non da quattro, ma da un’unica fila di colonne.
44000 mc di travertino! Portati da Tivoli sia via terra che via mare. Incredibile. Siamo decisamente fortunati a vivere ancora queste magie e godere della loro grandezza.