
A forza di “ogni lasciata è persa”, “già che ci sono…” e l’immancabile gioco dei salti in mente, direi di aver decisamente esagerato….forse.
Chiedendo a Google sono certa che avrei il resoconto piuttosto dettagliato delle ore dedicate al viaggio sul treno, macchina, metropolitana, ecc., dei km e posti visitati solo nell’ultimo mese ma non è questo il punto.
La vita è fatta di incontri e noi siamo le nostre scelte. Ho avuto la straordinaria fortuna di incontrare molti nuovi amici e ritrovare i vecchi in quest’ultimo periodo di cambiamenti, che ho scelto di seguire e affrontare. Uscire dalla famosa “comfort zone” è stato un passaggio piuttosto sofferto per me, come per ognuno di noi. Darsi il calcio d’inizio non è facile ma d’altronde è proprio così che inizia ogni partita. E se non adesso, quando?
Life is now!
Aggiungerei anche che la vita è cambiamento e va seguito. Un po’ in modalità “chi ha spostato il mio formaggio?”, libro illustrato di Spencer Johnson, che tratta il tema in tutte le sue sfaccettature.
E’ bello lasciarsi sorprendere nonostante sia convinta che nulla succeda per caso. Perché, non è un caso che una delle mie “sorelle” abbia deciso all’ultimo di seguirmi a Torino. Non solo per l’inaugurazione della mostra collettiva “The art of imagination”, in cui ho esposto tre delle mie opere. E non è un caso che siano stati due giorni di intense e “faticosissime” risate, incontri artistici unici, visite guidate inaspettate e culto del bello un po’ bizzarro…sì, l’associazione è giusta credetemi. D’altronde, se non noi, chi?
Grazie vita!